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- L'INIZIO.....1825.....1930
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Nel
1821 il villaggio di Port Ellen fu fondato da Walter Frederick Campbell,
Laird di Islay.Costruito attorno al Loch Leodamais, Port Ellen aveva il
vantaggio di possedere un porto ben protetto, con acque profonde, che
ancora oggi è in uso come il principale porto dell’isola. Lo sviluppo
del villaggio in questo posto ideale fu rapido e nel 1824-25 la
distilleria di Port Ellen fu costruita, commissionata da Alexander Ker
Mackay, con l’aiuto di Walter Cambell, il Laird. Comemolte altre
distillerie, Port Ellen fu costruita sul luogo di un precedente mulino.
Il terreno fu affittato ad Alexander MacKay, mentre gli edifici furono
affittati al Maggiore James Adair. Lo sviluppo della distilleria fu senza
dubbi incoraggiato dal Excise Act del 1823, che ridusse le tasse sugli
spiriti da un livello esorbitante ad uno più equo.
Uno scopo dell’Act fu quello di scoraggiare la distillazione illegale e
in ciò fu un successo parziale. L’Act attuò l’introduzione dello Spirit
Safe nelle distillerie, una cassaforte con facce di vetro attraverso cui
poter vedere e testare la forza dello spirito durante il processo di
distillazione, senza poter avere accesso allo spirito stesso. L’uso
dello spirit safe fu attuato solo dopo aver testato che il suo impiego
non avesse effetti nocivi sulla qualità dello spirito. Questi
esperimenti, storici ed ufficiali, furono effettuati a Port Ellen nel
1824. Un altro importante insieme di esperimenti fu portato avanti in
quegli anni nella distilleria di Port Ellen da Robert Stein e da Aeneas
Coffey. Queste ricerche portarono all’invenzione del "Patent Still"
(brevettato da Stein nel 1826). Il "Patent" o "Coffey" still è un
sistema di distillazione continuo che è ancora usato oggi per produrre
whisky di grano in Scozia e nel mondo intero. Un molo fu costruito nel
villaggio di Port Ellen per aiutare il trasporto di materiale in
ingresso e uscita dalla distilleria. Il molo divenne il fulcro del
villaggio di Port Ellen, che si sviluppò attorno ad esso e che, alla
fine, consentì al porto di superare quello di Bowmore. Alexander Ker
Mackay, il fondatore della distilleria, fu coinvolto in un procedimento
di bancarotta pochi mesi dopo l’avvio delle attività. Il suo ruolo fu
preso, in rapida successione, da tre familiari, nessuno dei quali
trasformò in successo il business. Alla fine, nel 1832, Ebenezer Ramsay,
che era il membro della famiglia incaricato degli interessi della
distilleria, inviò il suo nipote, John Ramsay, su Islay per ricevere una
sua opinione circa l’evoluzione della distilleria. Fu un segno
dell’abilità di John, che allora aveva solo 18 anni. Al suo arrivo su
Islay, John scoprì che suo cugino, John Morrison (che aveva preso
in
sub-affitto gli edifici della distilleria di Port Ellen dal Maggiore
Adair) pensava che la distilleria fosse non funzionante. John Ramsay,
percepì però che la distilleria potesse avere un futuro brillante se
messa nelle giuste mani e riferì ciò a zio Ebenezer. A John Ramsay fu
quindi consentito di gestire la distilleria in collaborazione con i
cugini John e Thomas Morrison. Johm Ramsay andò inizialmente a Alloa
(distilleria vicino a Stirling) per imparare il mestiere da James
Morrison, un altro fratello di John e Thomas.
Quindi
tornò a Port Ellen dove la società gli pagò uno stipendio annuale di £
150 per gestire la distilleria. La distilleria di Port Ellen iniziò a
prosperare e una seconda warehouse fu aggiunta .Nel 1840 il Maggiore
Adair morì e il contratto d’affitto degli edifici divenne vacante. Il
contratto fu messo all’asta e John Ramsay, astuto nel voler mettere i
suoi interessi su basi sicure, effettuò una offerta. Sfortunatamente la
sua offerta non fu la più alta, comunque Walter Campbell, il Laird di
Islay, aveva così fiducia in Ramsay che utilizzò il diritto del Laird di
pareggiare l’offerta vincente e si assicurò l’affitto a nome di Ramsay
per £ 1950. Il business di John Ramsay ebbe successo e non passò molto
tempo che fu in grado di ripagare il Laird. Un inventario del 1842
rivelò che le warehouses della distilleria contenevano 7399 galloni di
whisky per un valore di £ 1479,16. Nel 1848 John Ramsay ebbe un ruolo
importante nel rimuovere le restrizioni per l’esportazione dei barili di
capacità superiore agli 80 galloni e nel conquistare il diritto di
immagazzinare il whisky in magazzini duty free. Il warehouse No 1 di
Port Ellen è considerato il primo magazzino duty free di whisky nel
Regno Unito (fu utilizzato in un secondo tempo come parte dell’area di
riempimento delle botti). Durante la gestione di John Ramsay, la
distilleria fu ampiamente alterata e allargata con la gran parte dei
lavori condotta nei prima anni del 1860. Attorno a questi anni l’ufficio
di Glasgow dei Ramsay fu condotto da W P Lowrie, il cui nome riapparirà
più di una volta durante la storia della distilleria di Port Ellen. Nel
1869 Lowrie lasciò la compagnia per aprire la propria col nome di W P
Lowrie and Company Ltd, un blender di whisky. Ottenne un moderato
successo e introdusse molte innovazioni, fra cui fu il primo ad
acquisire prelazione sui barili di Sherry quando divennero scarsi a fine
1800. John Ramsay (1814-92) fu un uomo dinamico di molteplici interessi
e soprattutto fu un innovatore. Divenne uno dei pionieri
dell’esportazione dello Scotch Whisky verso gli Stati Uniti. Gli
interessi di John Ramsay non furono limitati al whisky, fu un
importatore di Sherry e di Madeira in Glasgow, inaugurò il primo
trasporto bisettimanale di merci e passeggeri tra Islay e Glasgow, fu
presidente della camera di commercio di Glasgow, fu eletto come ministro
liberale nel 1868, e si guadagnò la gratitudine di Islay per aver
allargato e migliorato il molo di Port Ellen nel 1881 e per aver
migliorato lo standard degli agricoltori dell’isola. Quando morì, la
distilleria fu portata avanti sotto la proprietà della Sig.ra Ramsay
sino alla sua morte nel 1906 quando la proprietà passò a suo figlio, il
Capitano Iain Ramsay (1875-1959). Durante
il periodo delle restrizioni, dalla Grande Guerra al Proibizionismo
negli USA, il business dovette lottare assiduamente per sopravvivere. Il
Capitano Ramsay dovette vendere la proprietà e i beni nel 1920 alla Port
Ellen Distillery Co. Ltd, e alla liquidazione di quella compagnia i beni
furono trasferiti alla compagnia costituita dall’impiegato dell’ufficio
di Glasgow, W P Lowrie and Company Ltd, allora controllata da James
Buchanan & Co e da John Dewar & Sons Ltd, che entrambe confluirono nel
The Distillers Company Limited, di Edimburgo, nel 1925. La distilleria
di Port Ellen fu una delle tante che chiuse durante la depressione
economica del 1930. In quell’anno tutte le distillerie controllate da
compagnie nel The Distillers Company Limited furono trasferite alla
controllata Scottish Malt Distillers Ltd. La distilleria di Port Ellen
fu utilizzata come maltaggio e magazzino durante i successivi 37 anni.
Quindi, come parte di un programma di assicurare adeguate scorte ai
caratteristici whisky di Islay per far fronte le necessità dei blend,
The Distillery Company Limited decise di riportare Porte Ellen in
attività. |
- LA RINASCITA.....1967.....1983
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La
ricostruzione iniziò nella primavera del 1966 e fu completata il 1
Aprile 1967. La vecchia distilleria fu ben progettata, così i muri di
alcuni degli edifici originari furono mantenuti. Alcuni nuovi edifici
rimpiazzarono altri nello stesso posto dove la stessa parte del processo
di produzione fu progettata oltre 100 anni prima. Il costo della
ricostruzione fu di circa £ 400.000. L’impianto di ingresso dell’orzo fu
completamente rinnovato e migliorato. Il fienile No 1 rimase inalterato,
mentre il No 2 fu ampiamente modernizzato con l’introduzione di un
contenitore cilindro-conico con aerazione automatica. Il forno No 2
venne completamente ricostruito. I silos per il malto furono rinnovati e
allargati.
La
sala del mulino fu ricostruita e venne acquistato un nuovo mulino
Porteus a 4 rulli. Un nuovo mash tun venne installato con il processo
completamente controllato da un pannello elettrico. Il wort venne
trasferito agli washbacks attraverso una linea sopraelevata per
prevenire che eventuali residui di liquido nel tubo potessero viziare la
fermentazione. Il soffitto della tunroom fu alzato per consentire
l’installazione di 8 washbacks di larice, ognuno con il sistema di
rotazione automatico per prevenire la fuoriuscita di schiuma. Gli
alambicchi di rame (portati da 2 a 4) furono costruiti da R G
Abercrombie con forma a testa piatta. Gli alambicchi venivano riscaldati
da fuoco diretto di carbone, con un sistema di sensori di temperatura e
del livello di carbone per assistere lo stillman. Fu costruita una nuova
sala di ricevimento degli spiriti che potesse contenere 2 contenitori in
ghisa per i low wines e per i feints. Lo spirit receiver fu invece
costruito in doghe di quercia. L’acqua per il mashing e per la
distillazione veniva estratta dal Leorin Lochs, dove Diageo possiede i
diritti sull’acqua (ancora oggi questa acqua è utilizzata esclusivamente
per il Port Ellen Maltings). Nel 1970 gli alambicchi furono convertiti
con riscaldamento a vapore, prodotto da un bruciatore a petrolio. Nel
1973 il maltaggio della distilleria di Port Ellen venne chiuso, vista la
nascita della nuova unità di maltaggio accanto alla distilleria. La
distilleria continuò nella produzione finché, insieme ad altre 10
distillerie SMD, fu chiusa nel 1983 durante un rallentamento della
domanda di whisky. Venti anni dopo il forno No 1, la mash house, la run
room e la still house furono tutte demolite, e gli edifici rimanenti
(incluso il vecchio ufficio del manager della distilleria) furono ceduti
alla comunità per usi commerciali. Dopo la chiusura si dice che tutte le
attrezzature siano state inviate in India per produrre la vodka Hooch
per il mercato Russo .
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- IL MALTAGGIO.....1973.....oggi
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Agli
inizio degli anni 1970 Scottish Malt Distillers possedeva 3 distillerie
su Islay: Port Ellen, Caol Ila e Lagavulin. La compagnia decise che la
qualità, la quantità e il costo del malto prodotto dal classico
maltaggio a pavimenti di queste tre distillerie potesse essere
significativamente migliorato costruendo un moderno maltaggio che
facesse fronte alle necessità delle 3 distillerie. Nel 1972 fu quindi
costruito il Port Ellen Maltings e reso operativo nel 1973.
Fu
progettato per produrre malto molto torbato e di alta qualità. L’orzo
arrivava a Port Ellen via nave, da 750 a 1200 tonnellate per volta. Fino
a 650 tonnellate possono essere conservate temporaneamente in prossimità
del molo. IlPort Ellen Maltings possiede 9 silo di orzo con una capacità
complessiva di 2040 tonnellate, circa 2700 tonnellate includendo il silo
del molo. Per avviare il maltaggio, Port Ellen possiede 8 vasche di
immersione dell’orzo, di forma cilindro-conica, ognuna in grado di
contenere 25 tonnellate di orza e 30000 litri di acqua. Ogni contenitore
ha 2 sistemi di aerazione. Il primo sistema è usato per soffiare aria
fresca quando il contenitore contiene orzo ma è senza acqua. Il secondo
sistema è usato quando l’orzo è immerso nell’acqua; aria compressa è
soffiata dal fondo con lo scopo di mescolare continuamente l’orzo e
l’acqua. Per far germinare il malto, Port Ellen ha 7 enormi tamburi di
acciaio; ogni tamburo è in grado di contenere il contenuto di due vasche
di immersione (per un totale di 50 tonnellate di orzo al peso iniziale o
65 tonnellate diorzo bagnato). Questi sono i più grandi tamburi di
maltaggio del Regno Unito. Grandi ventilatori soffiano con cura volumi
controllati di aria sul green malt alla temperatura e all’umidità ideali
per garantire la corretta crescita del germoglio. Ogni 8 ore il tamburo
effettua una rotazione completa (che dura 5 minuti) così da mantenere il
malto ben mescolato. Per tostare il malto, il Port Ellen Maltings ha 3
forni, ognuno in grado di contenere il contenuto completo di un singolo
tamburo. Bruciatori controllati automaticamente forniscono calore e
aroma di torba al malto. Un tipico lotto di 50 tonnellate di malto molto
torbato richiede circa 6 tonnellate di torba. La torba usata è raccolta
presso Castehill, circa 3 miglia attraverso le collineda Port Ellen. Il
malto finale è conservato in uno dei 31 silos, per una capacità
complessiva di 3500 tonnellate. Il nuovo centro di maltaggio lavorò
normalmente sino all’inizio degli anni 1980,
quando
si verificò una generale flessione della produzione di spirito. Molte
distillerie Scozzesi chiusero ed altre funzionarono a tempo parziale.
All’interno di Scottish Malt Distillers, la distilleria di Port Ellen
chiuse nel 1983, mentre Caol Ila e Lagavulin continuarono a produrre
bene, sebbene al di sotto delle loro massime capacità. A questo punto
sembrava che anche il centro di maltaggio fosse destinato a chiudere
siccome stava lavorando a livelli troppo bassi. Ma le altre distillerie
dell’isola vennero in soccorso. Loro desideravano poter avere malto di
elevata qualità dal Port Ellen Maltings e così si arrivò nel 1987 alla
firma del Concordato delle Distillerie di Islay, un accordo fra
gentiluomini tra il centro di maltaggio e tutte le distillerie di Islay
e Jura. Con la promessa di acquistare percentuali di malto dal Port
Ellen Maltings, il centro di maltaggio poté rimanere aperto e consentì
alle distillerie di poter disporre di malto di elevata qualità. Come
parte dell’accordo, il Port Ellen Maltings si impegnava a produrre malto
secondo le specifiche di ogni distilleria. Anziché produrre solo malto
altamente torbato, il centro di maltaggio dovette adattarsi a produrre
uno spettro molto ampio di malto.
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- IN BREVE -
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Attuale proprietario
Storia
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1825-26 A K Mackay & Co
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1826-27 Alexander Ker Mackay
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1827-29 Hugh MacKay (membro della famiglia MacKay)
-
1829-31 Thomas MacKay (membro della famiglia MacKay)
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1831-34 John Morrison & Co (membro della famiglia MacKay)
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1836-?? John Ramsay (membro della famiglia MacKay)
-
??-1906 Mrs.Lucy Ramsay (moglie di John Ramsay)
-
1906-20 Capitano Iain Ramsay (figlio di John Ramsay)
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1920-25 Port Ellen Distillery Co - W P Lowrie & Co Ltd – John Dewar
& Sons Ltd
-
1925 Port Ellen Distillery Co – Distillers Company Limited
-
1929-66 In naftalina (attività sospese)
-
1930 Scottish Malt Distillers & Co Ltd (Edimburgo), Distillers
Company Limited
-
1967 Low, Robertson & Co Ltd (Edimburgo), Distillers Company Limited
-
Maggio 1983 Chiusura della distilleria
-
1992 Licenza restituita
Fondatore
Washbacks
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Otto, per un totale di 240.000 litri
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Nel 1885-86, sette per un totale di 7.000 galloni (31.822 litri)
ciascuna
Wash
stills
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Due, riscaldati con vapore generato da bruciatori di petrolio dal
1970, per un totale di
-
56.000 litri. Nel 1885-86, uno da 3.500 galloni (15.911 litri)
Spirit stills
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Due, riscaldati con vapore generato da bruciatori di petrolio dal
1970, per un totale di
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50.000 litri. Nel 1885-86, uno da 2.100 galloni (9.547 litri)
Volume di produzione
Imbottigliamenti ufficiali Single malt
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Port Ellen 25th Anniversario del Maltaggio (1973-1998) 21 yo 58,4%
imbottigliato per lo staff per festeggiare il 25° anniversario
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Port Ellen Rare Malts 1978 20 yo 60,9% imbottigliato 1998
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Port Ellen Rare Malts 1978 22 yo 60,5% imbottigliato 2000
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Port Ellen 1979 22 yo 1st Release Cask Strength 56,2% imbottigliato
2001 (6000 bottiglie) di quella che era attesa essere una serie di 3
imbottigliamenti (siamo alla settima)
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Port Ellen 1978 24 yo 2nd Release Cask Strength 59,35% imbottigliato
2002 (12000 bott)
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Port Ellen 1979 24 yo 3rd Release Cask Strength 57,3% imbottigliato
2003 (9000 bott)
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Port Ellen 1978 24 yo 4th Release Cask Strength 56,2% imbottigliato
2004 (5100 bott)
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Port Ellen 1979 25 yo 5th Release Cask Strength 57,4% imbottigliato
2005 (5280 bott)
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Port Ellen 1978 27 yo 6th Release Cask Strength 54,2% imbottigliato
2006 (4560 bottiglie), da botti refill di quercia americana ed
europea
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Port Ellen 1979 28 yo 7th Release Cask Strength 53,8% imbottigliato
2007 (5274 bottiglie), da botti refill di quercia americana
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- IMMAGINI -
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FOTO e TESTI by
CLAUDIO RIVA GLUGLU 2000 |
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